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Il CAM Ferrara collabora attivamente con i Servizi sociali territoriali sia del Comune di Ferrara che dei Comuni limitrofi, per l’invio di uomini che hanno agito violenza in famiglia, sia nei confronti delle partner che dei figli. I Servizi Sociali vengono inoltre coinvolti negli invii che vengono effettuati dal Tribunale per i minori, il quale condanna il padre che agisce violenza nei confronti dei figli ad impegnarsi in percorso presso il nostro Centro. 
La collaborazione con i Servizi sociali continua anche attraverso la formazione degli/lle assistenti sociali in modo da fornire loro strumenti per riconoscere ed individuare le varie forme di violenza maschile, così da poter inviare anche uomini che agiscono violenza, ma che non hanno procedimenti a loro carico. 

La Casa Circondariale di Ferrara invia i detenuti in regime di semilibertà nei gruppi psico-educativi del CAM Ferrara. Tali invii, seppur subordinati anche ad altri fattori, sono diventati possibili grazie alla progettualità che come CAM Ferrara abbiamo portato avanti all'interno delle mura: il Centro ha, infatti, tenuto colloqui individuali e  gruppi di uomini anche all'interno del carcere. A testimoniare la collaborazione con gli operatori e le operatrici della casa circondariale, come CAM Ferrara siamo stati invitati a partecipare ad un “progetto dimittendi” che intende offrire ai detenuti in attesa di liberazione:
    una prospettiva di aggregazione, di riflessione, di ricostruzione di un sé e di una dignità personale; 
    un sostegno emotivo e di rielaborazione dei propri comportamenti, con la finalità di promuovere processi di integrazione e ridurre un possibile rischio di recidiva;
    un supporto per gli uomini che stanno uscendo da periodi più o meno lunghi di detenzione, nell'elaborazione della preoccupazione verso il futuro, dell’ansia dovuta alla mancanza di appoggi e di un posto di lavoro all’uscita dal carcere, del senso di colpa, della solitudine e del senso di esclusione e stigmatizzazione, della frustrazione e umiliazione dell’esperienza carceraria; 
    un lavoro per la costruzione di una cultura maschile positiva e propositiva.

Dal Luglio 2014 il CAM Ferrara aderisce al “Protocollo d’intesa per la promozione di strategie condivise finalizzato alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza sulle donne e sui minori” con a capofila la Prefettura di Ferrara, che riunisce e coordina la rete antiviolenza della città di Ferrara

Fin dal 2014 esiste un accordo non formalmente ratificato con l’Ufficio di Esecuzione penale esterna (UEPE) di Bologna che ha portato all'invio, presso il nostro Centro, di uomini soggetti a misure alternative alla detenzione e/o a cui è stata concessa la semilibertà; dal 2016 questo accordo riguarda anche l’UEPE di Padova e Rovigo. 

Il 17/05/2018 si è sottoscritto un protocollo con l’Ufficio Servizi Sociali Minori (USSM) di Bologna, grazie al quale sono stati avviati percorsi psico-educativi con minori autori di reato a cui è stata concessa la misura alternativa alla pena della messa alla prova. Grazie a questo protocollo, nel corso dell’anno 2018 e 2019 abbiamo accolto presso il nostro Centro 6 ragazzi in regime di Messa alla prova, resisi responsabili di reati inerenti la violenza di genere.

Il 29 ottobre 2018 si è sottoscritto un Protocollo d’intesa per la definizione di azioni, strategie d’intervento e contrasto all'omotransnegatività, con lo scopo di contrastare l’intolleranza, l’incitamento all'odio e la violenza di genere nella società sul territorio provinciale (Si allega il protocollo in questione)


LE COLLABORAZIONI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI

Dal 29 ottobre 2014 l’associazione è tra le 8 associazioni fondatrici dell’Associazione di associazioni Relazioni LIbere dalle ViolenzE (RELIVE). RELIVE ha come mission quella di promuovere e sviluppare programmi di prevenzione alla violenza domestica, di sostegno e di presa in carico degli autori di violenza, lavorando in partenariato e stretto coordinamento con i servizi di assistenza alle vittime (come stabilito dall'art.16 della Convenzione di Istanbul).
Nello stesso tempo RELIVE, con una particolare attenzione al versante culturale e sociale del fenomeno, intende diffondere una cultura delle pari opportunità e dell’uguaglianza di genere, attraverso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi della violenza, l’organizzazione di eventi formativi e convegni. (Per ulteriori approfondimenti si rinvia allo Statuto consultabile all'indirizzo: www.associazionerelive.it).

Il CAM ha preso parte ai tavoli inter-istituzionali organizzati dal Governo, a Palazzo Chigi, per l’elaborazione del piano nazionale per il contrasto alla violenza di genere a partire dal 2015. 

A livello europeo, dal 2018, attraverso RE.LI.VE è entrata a far parte della rete WWP//European Network: European Network for the Work with Perpetrators of Domestic Violence. La rete europea che riunisce i centri per maltrattanti.

Codice GEO001.
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