I servizi del CAM sono quindi così strutturati:
Consulenza e prima accoglienza telefonica.
Colloqui individuali di valutazione (dai 3 ai 5 colloqui iniziali).
All’interno di tali colloqui viene svolta una prima rilevazione della violenza, valutazione del rischio, indagine sulla motivazione. Sulla base delle esperienze decennali europee in tema di presa in carico dell’uomo autore di violenza, è stata adottata la metodologia di contattare le partner ad inizio del percorso dell’uomo, a metà e alla fine per poter raccogliere alcune informazioni sulla stessa, sulla relazione, per poter fare l’invio al Centro Antiviolenza della zona e operare una prima valutazione di rischio.
Incontri in un gruppo psicoeducativo strutturato.
Seguiranno 24 incontri con la finalità di affrontare una serie di temi predeterminati che permettano di interrompere la violenza ed aumentare il livello di consapevolezza dei propri comportamenti. Alla fine si valuta se ripetere questa tipologia di gruppo o se passare ai gruppi semi strutturati di percorso.
Gruppi semi strutturati di percorso
Alla fine di uno o più cicli del gruppo strutturato si invitano gli uomini a continuare un percorso in un gruppo semi strutturato nei quali l’espressione del proprio vissuto è più libera e meno strutturata, pur mantenendo il focus sulla violenza.
I gruppi sono condotti da due facilitatori, un uomo e una donna, formati in modo specifico sui temi della violenza domestica.
I nostri gruppi sono sempre aperti ai nuovi arrivati. Di solito, ci sono 8-12 partecipanti in un gruppo ed il gruppo prevede un impegno di almeno sei mesi. Gli uomini che partecipano ad un gruppo sono spesso molto diversi. Ma, hanno almeno una cosa in comune: tutti hanno usato violenza e comportamenti di controllo verso un membro della famiglia. I nuovi arrivati a un gruppo di solito trovano gli altri uomini accoglienti e non giudicanti. Spesso hanno apprezzato il sostegno di altri uomini che sono stati disposti ad affrontare il male che hanno causato, e a prendere provvedimenti verso il cambiamento. Hanno anche trovato utile sapere che non sono soli.
Non c'è bisogno di aver usato violenza fisica per beneficiare di un gruppo.
Molti uomini che partecipano al programma non hanno mai colpito fisicamente la loro partner. Ma, con i loro comportamenti e le loro parole, hanno fatto sì che la loro partner e i loro bambini si sentissero male o avessero paura di lui. Usare la violenza psicologico è sbagliato quanto fare male fisicamente a qualcuno.