Il Progetto “Giovani e cultura. Percorsi di contrasto alla violenza di genere per l’integrazione sociale di minori a rischio e migranti” è finanziato con i Fondi Otto per mille della Chiesa Valdese.
Il progetto approvato e partito nel 2018, terminerà in autunno 2019.
Progetto nasce da esigenze e bisogni concreti che emergono nei vari servizi territoriali che a vario titolo si occupano di crescita civile, dialogo interculturale, integrazione sociale, parità di genere, lotta alla violenza contro le donne e disagio giovanile. In specifico, realtà consolidate che offrono servizi di sostegno e di cura nell'area metropolitana di Firenze e provincia registrano quotidianamente difficoltà relazionali nella loro utenza formata prevalentemente da ragazzi e da uomini che si traducono in comportamenti spesso violenti nella gestione dei conflitti e nei confronti delle donne. É plausibile ipotizzare che tutto questo sia la conseguenza di condizionamenti culturali o da una incapacità di una corretta conoscenza e lettura del contesto sociale e legislativo.
Alcuni dei reati commessi dai minori non accompagnati, ospiti delle cooperative, riguardano sempre più spesso l’uso della violenza determinata da una parta dalla difficoltà di regolazione emotiva e dall’altra dalla presenza di norme culturali che la legittimano. In molti casi, le persone emigrano da zone di guerra in cui l’esposizione alla violenza diventa un fattore di rischio di traumi che, se non efficacemente elaborati, possono diventare prodromici a futuri comportamenti violenti. Inoltre, ogni percorso di crescita personale dei ragazzi può definirsi tale solo attraverso un’adeguata educazione alle relazioni non violente e paritarie. Il processo di accoglienza in Italia e sul nostro territorio,nello specifico, deve necessariamente passare attraverso un lavoro puntuale sui minori che hanno commesso reati e sui migrati per sostenere un corretto inserimento sociale ed una integrazione nei processi di cittadinanza attiva. Una educazione alla non violenza ed al rispetto delle donne costituisce una base per non affrontare problemi di violenza in futuro. Il progetto si pone quindi, con una ottica innovativa, al servizio di una prevenzione di comportamenti violenti contro le donne, attraverso un lavoro di sensibilizzazione e formazione rivolta agli operatori, ai ragazzi ed ai giovani adulti migranti richiedenti asilo.
Il progetto intende:
Nello specifico, gli obiettivi del progetto sono:
I destinatari diretti coinvolti saranno:
Gli obiettivi saranno raggiunti attraverso attività, alcune delle quali realizzate all’interno delle Cooperative individuate.
Gli interventi terranno conto di un approccio che includa più livelli di analisi:
Questi incontri, avranno anche lo scopo di individuare insieme ai ragazzi stessi, di prevalenza maschi, i bisogni e le risposte funzionali allo stare in relazione. Questo ci permette di poter raccogliere un bagaglio di strumenti utili da riproporre, una volta rivisti, nei gruppi CAM quando ci troviamo di fronte a scambi tra culture diverse (Nord Africana, Albanese e Romena).
Queste azioni saranno quindi funzionali alla strutturazione di un modello di intervento di gruppo per gli uomini CAM afferenti alle culture nord africana, albanese e romena e delle metodologie necessarie a rendere gli interventi contro la violenza accessibili e comprensibili da tali culture, contribuendo all’efficacia dei percorsi. Sarà quindi prevista una sperimentazione pilota del modello con gli uomini che accedono al CAM e sarà diffuso il modello attraverso un incontro conclusivo del Progetto e di un elaborato scritto.