Home  CAM - Programmi per uomini ammoniti di pistoia

Progetto richiesta #30796, presentato dal Centro Ascolto Uomini Maltrattanti alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia, per l’anno 2022.


Le attività del Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti nel carcere di Pistoia e presso lo Sportello territoriale supportato dalla Società della Salute Pistoiese si avviano nel 2018 e sono state portate avanti anche durante l’emergenza sanitaria COVID. Tali attività negli anni sono state supportate economicamente sia dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia, dalla Regione, dal Ministero per le Pari Opportunità e dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese.

La continuità di tali interventi ha permesso nel tempo di costruire una solida alleanza con tutti gli attori che ruotano intorno al contrasto della violenza contro donne e bambini. Tali collaborazioni hanno portato alla stipula di alcune Convenzioni:

  • Con la Società della Salute Pistoiese che mette a disposizione una stanza per attività CAM extramurarie
  • Con i Servizi sociosanitari che effettuano invii degli uomini in carico
  • Con l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna (UIEPE) di Pistoia per l’invio degli uomini in messa alla prova ed in carico all’Ufficio
  • Con la Questura di Pistoia, attraverso la firma del Protocollo ZEUS che disciplina gli uomini ammoniti per reati relativi allo stalking.


Nello specifico le attività realizzate nel Progetto sono state:

AZIONE 1:

  • Colloqui individuali di valutazione con i detenuti segnalati dal Servizio Educativo finalizzati a comprendere i vissuti relativi alla reclusione, rilevare la violenza agita prima della reclusione, individuare la motivazione a lavorare sull’assunzione di responsabilità del proprio comportamento violento (a prescindere dal reato di reclusione). I colloqui sono inoltre funzionali a valutare la possibilità per il detenuto di inserimento all’interno del percorso di gruppo terapeutico.
  • Colloqui individuali di valutazione presso lo Sportello territoriale per gli uomini inviati dalla Questura di Pistoia in base agli accordi del Protocollo ZEUS e dagli altri Servizi (UIEPE e Servizi Sociosanitari). I colloqui sono stati funzionali a rilevare la violenza, valutare la motivazione a lavorare sulla propria assunzione di responsabilità e individuare la portata dei meccanismi difensivi (negazione, minimizzazione e colpevolizzazione). I colloqui di valutazione sono funzionali all’inserimento degli uomini all’interno del percorso di gruppo psico educativo.


AZIONE 2:

  • Percorso di gruppo terapeutico con i detenuti della Casa Circondariale Santa Caterina realizzato con i detenuti ritenuti idonei dai colloqui individuali realizzati. Il gruppo era già attivo al momento dell’avvio di questo Progetto. Il gruppo si è incontrato per due ore ogni settimana ed ha lavorato sui seguenti temi: supporto ai vissuti di reclusione, individuazione delle conseguenze sulle vittime del proprio comportamento violento, potenziamento delle competenze genitoriali, assunzione di responsabilità del proprio comportamento violento, alfabetizzazione emotiva, con particolare focus sulla rabbia e l’individuazione di strategie di gestione dei conflitti non violente.  
  • Percorso di gruppo psico educativo con gli uomini inviati dai Servizi citati precedentemente e che sono risultati idonei al percorso di gruppo. Il gruppo si è incontrato per due ore ogni settimana ed ha lavorato sui seguenti temi: supporto ai vissuti di reclusione, individuazione delle conseguenze sulle vittime del proprio comportamento violento, potenziamento delle competenze genitoriali, assunzione di responsabilità del proprio comportamento violento, alfabetizzazione emotiva, con particolare focus sulla rabbia e l’individuazione di strategie di gestione dei conflitti non violente.  

Attualmente sono attivi n. 2 gruppi di circa 10 uomini ciascuno.

Tutte le attività nella Casa Circondariale di Pistoia sono state realizzate dall’operatore Psicologo e Psicoterapeuta CAM Mario de Maglie che si occupa degli interventi anche nelle Case Circondariali di Sollicciano e Solliccianino di Firenze e La Dogaia di Prato.

Le attività realizzate fuori dalle mura carcerarie, presso lo Sportello territoriale, per questo Progetto, sono state realizzate dall’operatrice Psicologa Psicoterapeuta CAM Stella Cutini.


                                                                         


Durante l’intera durata del Progetto sono stati valutati e presi in carico n. 11 detenuti della Casa Circondariale Santa Caterina di Pistoia e n. 15 uomini nello Sportello territoriale.  

Codice GEO001.
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